Mi spiace ma zitto non ci sto

La nota è in risposta agli attacchi personali ricevuti durante il consiglio comunale del 10 Febbraio 2016 e riportati nella verbale della delibrazione 4.
———
Ho letto i verbali del Consiglio comunale e sono rimasto abbastanza perplesso per i toni scomposti e per gli attacchi personali che mi sono stati rivolti. Vorrei ricordare al Sindaco e alla sua giunta che non è nella loro disponibilità il diritto di decidere chi può fare politica. Quando esprimo valutazioni lo faccio per conto del Partito Democratico, e presto la mia voce ai tanti cittadini che non si riconoscono nella vostra maggioranza. Non so quale sia la vostra idea di pluralismo o di democrazia, ma certamente alcuni passaggi nelle pagine che ho letto non vi fanno onore.

Abbiamo solo iniziato a portare all’attenzione dei cittadini alcune situazioni che vanno quanto meno discusse, e non solo sul tema della gestione dei rifiuti. Per esempio, da un lato negli scorsi mesi sono stati spesi 60.000 euro per il museo lapideo che, sin ora, è rimasto aperto solo pochi giorni e, dall’altro, il Comune di Carpineti ha pressochè raddoppiato (+180%) l’addizionale irpef per i redditi più bassi, quelli dai 10.000 ai 15.000 euro annui. Francamente noi abbiamo una idea diversa dell’amministrazione.

La nostra opposizione sarà propositiva quando è possibile, ma ferma quando è necessario e, in ogni caso, fedeli al ruolo che ci hanno affidato gli elettori non smetteremo di fare domande. Stiamo preparando un calendario di eventi che organizzeremo per discutere pubblicamente di quanto è stato fatto in questi anni, ma soprattutto di quanto non è stato fatto e di quanto a nostro avviso si dovrebbe fare. Infatti, i prossimi mesi saranno cruciali per l’intero Appennino. Le politiche regionali per lo sviluppo della montagna, il progetto per le aree interne e la riserva MaB offrono opportunità senza precedenti per cambiare davvero il destino della nostra terra. Non lasceremo che i sogni troppo piccoli di questa amministrazione e la sua mancanza di progettualità ci facciano perdere queste opportunità.

Dario Bottazzi

Lascia un commento